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i figli non sono proprietà dei genitori

I discorsi sulla laurea, sul fatto che io gli DEVO un risultato soddisfacente, che non posso permettermi il lusso di tagliarli fuori dalle mie cose (per esempio, non ho voluto condividere con loro dettagli sulla mia attuale situazione sentimentale) perché io vivo la mia vita e faccio quello che faccio grazie a LORO e ai loro sacrifici. Come mi hai detto tu, non so se questo discorso ti sarà utile, perchè l’atteggiamento delle nostre famiglie, quello di cui tu parli qui, è, per certi versi, differente. Hanno una volontà vera, che mai deve essere piegata alla loro. Voglio molto bene ai miei genitori e loro a noi figli, su questo non nutro dubbi. la laurea è l’unica soluzione? Il rapporto con i genitori è sempre stato anche per me traumatico,e purtroppo questo si è ripercosso in maniera devastante sul mio percorso personale,anche per me come per Yana non ci sono mai stati vincoli precisi o imposti per seguire determinate strade, ho goduto anch’io di molta libertà. Mi sento sfiduciata e incapace. Proseguendo la navigazione acconsenti al nostro utilizzo dei cookie. Non siamo di proprietà di nessuno e nessuno può vivere le nostre esperienze per noi. Pena l’essere messo da parte. I genitori non sono i proprietari dei figli. Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. a volte cambiare strada fa bene, rinnova le energie e ci fa trovare nuove motivazioni e sviluppi inaspettati. I campi obbligatori sono contrassegnati *. Siamo figli della vita stessa e ci diamo con i suoi benefici e le difficoltà per configurare la nostra identità. Non posso non rispondere al thread perchè è un argomento che sto affrontando anche io, con me stesso, con il mio terapeuta. è una cosa che fai per te stessa ora ma, credimi sulla parola, la fai anche per la tua famiglia futura e specialmente per i tuoi futuri figli. ”. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. è questo quello che si deve ai figli solo un patrimonio affettivo che gli aiuti a sviluppare la loro vita in piena autonomia, il resto è qualcosa in più, mi riferisco alla sicurezza economica etc.. se c’è bene se no va bene lo stesso. Oggi vi offriamo, come spunto di riflessione, alcune poesie che parlano del rapporto tra genitori e figli e racchiudono, in pochi versi, tanti dei pensieri che quotidianamente vi proponiamo. Non ti spaventare perché sono concetti molto semplici. Ma non è questo il punto. Che fanno parte anche del mio bagaglio emozionale ed affettivo, pur avendo conosciuto forse alcune cause comuni, ma che si sono espresse con differenti modalità. Ora sono decisa a muovermi solo nella direzione che IO reputo giusta per me, rifiutando di fare tutte quelle cose che ho sempre odiato fare ma a cui non riuscivo a sottrarmi. la riprova è che ho sempre avuto la sensazione che superassero tutte le mie aspettative. Françoise Dolto, nota psicanalista francese, sosteneva che i figli non ci appartengono. Sequestrare gli infanti per riunirli negli asili significa spogliare i genitori di responsabilità e soprattutto iniziare a … pensa a quello che vuoi tu, sentendoti libera di raggiungerlo, ormai sei una donna adulta e autonoma, la rabbia si disinnescherà e troverai le forme per entrare in contatto con i tuoi e se loro non vorranno, tu avrai fatto tutto quello che è in tuo potere, poi capiranno, un abbraccio Zoe29. Sono in piena fase di RIGETTO verso tutto quello che finora ha fatto parte della mia vita con la loro approvazione: studio prima di tutto. Vivo un sentimento di rabbia che mi fa desiderare di punirli proprio su quello a cui tengono di più, con conseguente senso di colpa devastante sia nei loro confronti (è terribile provare sentimenti di vendetta verso i propri genitori); ma soprattutto nei miei, che sto mandando all’aria un progetto che ho portato avanti con sacrificio. Veniamo a quello che mi spinge oggi a scrivere. Proprio per quel sentimento terribile che vi dicevo: punirli togliendo loro il premio più ambito, la moneta di scambio più preziosa. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience. Questo articolo si concentrerà sulle persone che danneggiano moralmente i propri figli. Solo così si è pronti a affrontare i doveri e gli errori del ruolo di genitori e anche a prendersi, in ogni caso, le relative responsabilità sulle nostre spalle. io sono una madre, ho due figli, la piccolina una principessa di 7 anni e il mio bimbone grande e grosso che ne ha quasi 15. non mi sogno di essere una madre perfetta e neanche mio marito lo è. siamo due normalissimi genitori. Françoise Dolto, nota psicanalista francese, sosteneva che i figli non ci appartengono. I figli non sono una proprietà di chi la generati, ma a costoro incombe il diritto e il dovere di accoglierli, educarli, avviarli al mondo della vita. Ciao Dana, A loro e a nessun altro. di Roberto Pecchioli - 23/10/2019. I figli non sono una proprietà di chi li mette al mondo, costituiscono altro da lui, radicalmente. Genitori e figli del forum, mi dite che ne pensate? E che poi t’incastra, ti lega, non ti rende sufficientemente autonoma, non ti da per alcune scelte il giusto spazio di crescita, anche se tu credi di averlo, e poi te lo devi raccimolare col tuo sudore in qualche modo, e con tanta sofferenza, se vuoi uscirne fuori. Mi sento sulla stessa linea: ogni genitore ha un modello in testa, e aggiungo dei limiti e dei lati oscuri non risolti, oltre che poi tutti i punti forza ed i lati positivi (tra cui il tantissimo amore verso i figli). Quando parli dell’impasse in cui ti sei arenata non immagini quanto io ti comprenda e quanto io condivida con te questa esperienza, con tutta la frustrazione e l’insofferenza che ne deriva. mi sembra che tu sia arrivata a un “esame” ben più importante: staccare il cordone ombelicale e far capire ai tuoi genitori che la tua vita è tua da ora in poi, senza se e senza ma. Nella mia famiglia nessuno mi ha mai imposto esplicitamente nessuna strada da seguire. Quello che è più giusto non è laurearsi o no, ma quello che decidi tu. Sappiamo che i figli sono destinati a spiccare il volo, prima o poi. Solo per farti un esempio banale: ho finito gli esami universitari e non ho ricevuto una sola parola di congratulazioni, ogni volta che ho preso un 30 o un 30 e lode mi sono sentita dire “bene, brava…ora il prossimo quando ce l’hai?”…da un paio di mesi ho ripreso a dipingere, cosa che amo moltissimo e che non facevo da 10 anni; lo dico a mia madre e ricevo in cambio una risatina e la raccomandazione a non “perdere tempo”. ho letto tutto d’un fiato questo tuo bel thread, intenso ed emozionante, vivo e genuino come al solito. 21-08-2020 VACCINI, LORENZIN: I FIGLI NON SONO DI PROPRIETÀ DEI GENITORI. Ho avuto paura di appropriarmi della mia vita per non sentirmi dire che non ero la figlia che loro avrebbero voluto. però sono contenta che abbiano delle forti aspirazioni e mi piace molto, mi entusiasma aiutarli a realizzarle. Le gratificazioni mi sono sempre giunte dall’esterno (il capo, i colleghi, gli amici, il fidanzato, mio fratello) e da me stessa, che per fortuna e non so come, viste le premesse, conosco il mio valore, e ne vado fiera, e i miei limiti, che cerco di superare ma da cui non mi faccio frustrare oltre misura. Sono vittima del mio “sentire” che mi ha gettata in una situazione di stallo da cui vorrei uscire e anche in fretta, perché purtroppo la sessione di laurea si avvicina inesorabilmente… Dana, Cara Dana, so che è una banalità ma penso che tu debba guardare in te stessa e decidere in piena autonomia. Tutti i genitori sono custodi della vita dei figli, non proprietari, e devono aiutarli a crescere, a maturare… Così Papa Francesco all’Angelus di oggi, Festa della Santa Famiglia. E allora eccola lì, eccola che parte la filippica su quanti sacrifici loro hanno fatto per te, su quanto tu sia un’ingrata perché OSI non condividere al 100% ciò che tu, invece, ritieni appartenere alla tua sfera personale, su come loro ti abbiano CONCESSO di andare all’università, di cercare la tua strada, e su quanto in cambio si aspettano da te che tu aderisca alle loro aspettative…su TUTTI i fronti. però da figlia devo dire che bisogna anche “tirare un pò fuori le palle”, bisogna affermare la propria volontà e far capire al genitore che abbiamo un progetto di vita che è il nostro e che difendiamo. Se li tratti come tua proprietà o come investimento futuro – se li tratti così - commetterai un certo sacrilegio contro la Creazione ed il Creatore, per il quale ci sarà un prezzo. a volte cerco di influenzarli, discuto con loro, ma poi una volta che prendono una decisione la rispetto… questo per dirti che sono assolutamente d’accordo con te, stacca il cordone ombelicale, fai solo il bene tuo e della tua futura famiglia. Ti spiego meglio di cosa si tratta. Zoe, c’è una cosa in particolare di quello che hai detto che mi ha toccato. Nonostante il forum si intitoli “mal d’amore”, oggi parliamo di genitori, vi va? "I figli non sono un prodotto della volontà arbitraria dei genitori, che pensano di farsi un regalo, ma un dono di Dio ai genitori". Spesso ho la sensazione di non essere in grado di soddisfare le aspettative dei miei genitori; la sensazione di non fare mai abbastanza, che non ci sia niente che io possa fare che li renderebbe “fieri di me”; la sensazione che qualunque cosa faccia con la loro approvazione sia un quarto del mio dovere e che qualunque cosa faccia per la mia soddisfazione sia invece motivo di delusione per loro. Loro, in particolare mia madre, hanno scelto per me il liceo classico (mentre io avrei voluto fare l’artistico), mi hanno spedita all’università ma impedendomi di tentare la strada dell’accademia d’arte, hanno scelto per me la città dove vivono i parenti perché potessero tenermi meglio sotto controllo…. Ad un certo punto c’è stata una vera e propria esplosione di rabbia nei confronti di me stessa e della mia famiglia, di rancore e, parallelamente, di senso di colpa, che ad oggi ancora è molto presente. Come qualcuno di voi saprà, a ottobre il fidanzato storico che mi portavo dietro dall’adolescenza mi molla. You also have the option to opt-out of these cookies. Io fossi in te non mi farei vincolare dai 6 mesi o da un anno, non ti mettere in queste trappole. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. La Marcoli lavora sulle fiabe con gruppi di genitori per curare la loro relazione con i figli. Ovviamente, dati gli 11 anni di storia, lui era parte della famiglia e come tale ha vissuto molte delle dinamiche che ci riguardano (così come io della sua…). segui le tue inclinazioni senza paura e se “ti tagliano i fondi” non trovare scuse! It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website. La paura di lasciare andare davvero i figli, perchè sapere e controllare , spesso filtrando il rapporto “anche” con i soldi, pur con tutto l’amore del mondo (che nemmeno io nego), implica un “tenere legato a sè”. Potete offrire rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime: esse abitano la casa del domani, che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno. Dana, Carissima Dana, ecco qua la vecchia zia zoe pronta a darti tutto il suo appoggio in questo, come in molti altri casi, ribellarsi è giusto. Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa), per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:[email protected], Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. These cookies will be stored in your browser only with your consent. Non sono il loro presente che, a tutti costi, vogliono gestire come se fossero piccoli automi. Sono una fan di Alba Marcoli, che senz’altro conosci, secondo me ti darebbe una mano leggere “il bambino arrabbiato”. "Il bambino non è proprietà dei genitori, ma è affidato dal Creatore alla loro responsabilità, liberamente e in modo sempre nuovo, affinchè essi lo aiutino ad essere un libero figlio di Dio". Hai 29 anni non ti devi sentire in ritardo… e per cosa poi? I campi obbligatori sono contrassegnati *. E’ una lotta interiore, la mia, tra la ragione che mi dice “fai un ultimo sforzo, trotta fino al traguardo e poi prenditi la tua vita e fa quello che ti rende felice” e il sentimento di rabbia seguito da senso di colpa di cui sopra, che non riesco a mettere a tacere benché senta che è controproducente anche e soprattutto per me stessa. mi sono sempre sembrati più belli di ogni mia più ottimistica previsione, più intelligenti, irresistibili. mi sono sempre sembrati più belli di ogni mia più ottimistica previsione, più intelligenti, irresistibili. I figli vanno amati sempre, ma mai costretti a conformarsi ai loro pensieri. Ora sono a un punto cruciale del mio rapporto con loro, sto per intraprendere un nuovo percorso scolastico (ma di vita sopratutto..) e questo mi confonde, da un lato c’è il desiderio di prendermi i miei spazi, dall’altro il timore di prendermeli perchè questo mi slegherebbe del tutto da loro e perderei per sempre le malsane stampelle cui mi sono sempre appoggiato offrendo loro in cambio l’immagine della persona che volevano che io fossi. Sequestrare gli infanti per riunirli negli asili significa spogliare i genitori di responsabilità e soprattutto iniziare a … Il guaio grosso è quando il genitore, per una varietà ampia di situazioni, vissuti esperiti e altre concause, non riesce a lasciare la figlio un sano spazio di crescita. Non puoi fare finta che non ci sia ad un certo punto. Si, sarebbe molto spiacevole vederlo realizzarsi. Nessun voto presente per questo post , puoi essere il primo ! «I figli non sono proprietà dei genitori» Mònito «Il bambino è affidato dal Creatore alla loro responsabilità» Rodolfo Lorenzoni «I bambini non sono proprietà dei genitori, ma vengono affidati da Dio alla loro responsabilità». e su questo si potrebbe fare un altro forum sicuri di avere strepitoso successo! I figli non sono una proprietà di chi li ha generati, ma ad essi incombe il diritto e il dovere di accoglierli, educarli, avviarli al mondo della vita. I tuoi dati saranno visualizzati da chiunque navighi nella sezione Forum. molte crisi coniugali nascono proprio perchè ci si sente e ci si vive, intimamente, ancora come figli e non come persone autonome in grado di bastare e badare a se stesse in piena autonomia di giudizio. “Questa sentenza esemplare evidenzia ancora una volta che i figli non sono proprietà dei genitori ma, come riconosciuto dalla Carta del Fanciullo, sono titolari di propri diritti incomprimibili e il giudice in un ordinamento moderno e avanzato tutela l’inviolabilità dei diritti in capo al bambino anche di fronte ai genitori”. 1. ma non credere che non commetta gli errori di tutti, discuto sul colore della gonna che vuole mettersi la piccola (ma poi si mette quello che vuole), mi incavolo perchè il grande gioca troppo con gli “schermi” (la piaga della sua generazione) etc.. Potete donare loro amore ma non i vostri pensieri: essi hanno i loro pensieri. Avevo 18 anni e mi sono incamminata su questo sentiero che non sentivo completamente mio, ma che mi ha comunque appassionato, divertito, regalato emozioni, appagato. La sensazione è un pò quella di cercare di correre con dei pesi da 100 chili legati ai piedi, hai l’impressione di correre sul posto, di non avanzare mai, con il risultato di sprecare una moltitudine di energie e di sentirti frustrato ed arrabbiato. Questo sito raccoglie email da parte degli utenti al solo scopo comunicativo, non per comunicazioni commerciali o per la vendita a terze parti. I figli non sono proprietà dei loro genitori, appunto. Dopo aver preso coscienza di ciò, ho attraversato un periodo di “rifiuto” nei confronti dei miei che, peraltro, nel pieno della mia crisi emotivo-sentimentale non trovavano di meglio che pungolarmi affinché riprendessi il mio lavoro di tesi…lasciando passare sottilmente il messaggio che loro erano tutto sommato contenti della rottura del mio fidanzamento perché lo consideravano, da sempre, fonte di distrazione. Ho accettato di buon grado le loro scelte, cercando di trovare il compromesso che me le facesse considerare meno insopportabili. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Leggendo il tuo intervento e anche quello di Yana devo dire che qualsiasi genitore ha “un modello” in testa e, secondo me, è bene che ce l’abbia, nello stesso tempo è altrettanto importante accompagnare verso l’autonomia il figlio, dargli il coraggio di affrontare la propria vita da subito standogli al fianco. Oltre che lasciarla andare per lasciarci andare. Il sostegno dei genitori è importante, sempre che non sia troppo protettivo, né limiti le azioni dei figli. Il punto è che il mio obiettivo, a questo punto, non sarebbe neanche tanto diverso dal loro. Io nell’assoluta libertà concessami ci leggo un altrettanta assoluta incomunicabilità dei miei genitori verso di me, scandagliando i ricordi con l’aiuto del mio psicoterapeuta ho colto chiaramente che proprio in infanzia, quando le mie richieste erano altissime verso di loro,quando ho iniziato a muovere delle richieste di dialogo intimo sono stato allontanato perchè loro stessi non sono mai stati in grado di raggiungere la profonda e reale intimità, perchè ha sempre spaventato anche loro. potresti anche solo affrontare un colloquio chiarificatore con i tuoi in cui “metti dei paletti”, evitare un litigio, a volte, è molto peggio che affrontarlo. Loro questo non sono disposti ad accettarlo. Ma la genitorialità è un duro lavoro, e non ha senso dare la colpa ai genitori. Ho letto attentamente e più volte quello che avete scritto e mi sono presa qualche giorno per pensarci su. Cara, come dice la protagonista di un film che i miei bimbi amano molto ( Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi) che non a caso tratta di tre bambini sfortunati e coraggiosi: c’è sempre una soluzione, c’è sempre un’altra soluzione. Standomi ancora di più col fiato sul collo. Certo, a me nessuno ha vietato un corso di laurea, nessuno mi fa pressioni per la tesi, ma il messaggio è stato forse meno materiale, ma potente allo stesso modo. Are you sure? Alla resa dei conti, parte di queste dinamiche hanno in modo più o meno diretto influito sulla sua decisione di prendere un’altra strada. Perchè dentro di noi c’è sempre una voce che accompagna e che ripete a volume alto cosa è bene e cosa no. Superato il “periodo nero” mi sono riavvicinata, ma con un nuovo atteggiamento. Le reliquie dei genitori di Santa Teresina del Bambin Gesù stanno viaggiando in varie città italiane. A ribadirlo è stato il card. Ora sono più “strafottente”, passatemi il termine. Ebbene, forse qui sta almeno una parte del problema. These cookies do not store any personal information. Vergognose dichiarazioni dell’ex ministro della sanità Beatrice Lorenzin, secondo la signora, diplomata al liceo classico, i figli non sono di proprietà dei genitori. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Aiutaci a sostenere le spese legali contro la censura di youtube, dona ora per la libertà di tutti. Nell’ambito del tema della pluralità di figli e dei rapporti tra fratelli e sorelle, anche provenienti da diverse situazioni familiari, analizziamo quali sono i diritti, in particolare patrimoniali, dei figli nei confronti dei loro genitori.. Il principio essenziale del nostro ordinamento è che i figli sono tutti uguali tra loro e sono riconosciuti loro pari diritti. Ma non perché siano dello Stato, come lei vorrebbe far credere. Voi site gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccate in avanti. Sequestrare gli infanti per riunirli negli asili significa spogliare i genitori di responsabilità e soprattutto iniziare a … Ma per me è sempre stata una lotta per l’indipendenza. Non ricordo sinceri complimenti di mio padre per qualcosa di buono che ho fatto, soprattutto a scuola, ho sempre pensato che essere bravo e diligente fosse una cosa dovuta, mentre l’errore fosse qualcosa che non potesse essere ammissibile. intanto grazie per le possibilità di confronto che siete sempre pronte a fornirmi … cosa ti comunica questa rabbia? A loro e a nessun altro. Il punto è che, riflettendo su quanto lui mi aveva detto, ho dovuto riconoscere che in nome di quel legame, anche economico, che mi tiene sotto scacco dei miei genitori, io avevo rinunciato troppo spesso ai MIEI desideri, alle MIE aspirazioni, a quello che IO realmente volevo. Rompere il filo non è affatto una passeggiata, io non l’ho ancora reciso del tutto; emotivamente è un bel fardello da trasportare e ti accompagna in molte fasi e sfere della vita.

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